Serviva un piano strategico nazionale per gli oltre 800 porti turisti presenti in Italia così da consentire il rilancio di un settore che ancora poco contribuisce all’economia del mare. Il primo nel suo genere arriva dalla collaborazione tra l’Associazione nazionale porti e approdi turistici – Assonat, in collaborazione con SACE, gruppo assicurativo finanziario italiano partecipato dal Ministero dell’economia e delle finanze che supporta la crescita delle imprese e del sistema Paese.
Con oltre 800 porti turistici, approdi e punti di ormeggio e 162mila posti barca lungo 7.700 chilometri di
costa e 15 regioni costiere, la portualità turistica italiana rappresenta un comparto vitale e propulsivo per l’economia blu e coinvolge tanti settori connessi generando un importante effetto “moltiplicatore”. Ogni euro prodotto ne attiva altri 1,8 nei settori correlati, calcola SACE, facendo salire a l’impatto complessivo sull’economia italiana e coinvolgendo più di 230mila imprese e oltre un milione di occupati in Italia.
Il settore è per la prima volta protagonista di un Piano strategico nazionale che, partendo da un’analisi di scenario e di valutazione dell’adeguatezza dei posti barca e delle strutture, identifica tre direttrici di sviluppo su cui investire per la portualità turistica italiana: più strutture, competitività e sostenibilità, rafforzando l’attrattività dei porti italiani a livello internazionale. Sostenibilità dei porti e sburocratizzazione sono al centro del piano nella consapevolezza che la maggior parte delle problematiche spesso è frutto della movimentazione delle sabbie e non del dragaggio.
Dal Piano Assonat evidenzia l’urgenza di avere un preciso un quadro normativo e vuole stimolare le istituzioni a realizzare al più presto un Disegno di Legge sulla Portualità Turistica Italiana. Tra le proposte del Piano, infatti, c’è la stesura di un Masterplan nazionale dei porti turistici italiani, suddiviso per regione, per censire e riqualificare le infrastrutture esistenti. Il Masterplan prevede la definizione di parametri comuni per la pianificazione e la riqualificazione dei porti italiani in base alla dimensione e tipologia delle unità da diporto, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, all’efficienza logistica e all’integrazione con il tessuto urbano circostante.
In considerazione della particolare rilevanza che i porti turistici hanno assunto nel sistema turistico nazionale e della funzione propulsiva che rivestono nella promozione dell’economia costiera, il Piano ritiene opportuna l’introduzione di specifiche misure incentivanti per promuovere la riqualificazione, la ristrutturazione e l’eventuale ampliamento dei porti turistici esistenti. “Questo piano strategico ci ha rivelato l’urgente necessità di avere un Disegno di Legge sulla Portualità Turistica Italiana e su questo stiamo lavorando incessantemente da diversi mesi insieme anche al Presidente Acampora e al suo Staff e ora siamo già pronti – ha dichiarato il presidente di Assonat, Luciano Serra – In questo percorso è stato fondamentale l’incontro con SACE”.
La partnership con SACE, che con Assonat ha finalizzato un accordo di collaborazione proprio per supportare gli obiettivi del Piano, facilita l’accesso alle soluzioni assicurativo finanziarie dell’ente e consente di lavorare congiuntamente a iniziative quali incontri di business matching e tavoli operativi dedicati. “I porti sono snodi vitali per la crescita economica e per lo sviluppo delle filiere e del territorio e investire nella portualità turistica più efficiente e competitiva significa scommettere su un’Italia più forte e attrattiva agli occhi del mondo – ha dichiarato l’Amministratore delegato di SACE Alessandra Ricci – Siamo orgogliosi di essere al fianco di Assonat per il primo Piano strategico dedicato alla portualità turistica e pronti a fare la nostra parte con l’effetto GROW di SACE, la nostra offerta di soluzioni e servizi che in modo integrato e sinergico supportano la crescita delle imprese e delle filiere”.
L’effetto GROW di SACE comprende le diverse soluzioni e servizi per la crescita mettendo in campo garanzie e liquidità per sostenere investimenti e innovazione; risk management per affrontare le problematiche del mercato e del credito; opportunità di business matching grazie al network con partner strategici e il supporto all’internazionalizzazione.