

Per anni è stata una ferita, un simbolo di degrado diventato un elemento completamente slegato non solo dalla città ma anche dalla sua storia. Ma Palermo negli ultimi anni ha deciso di rimpossessarsi del suo waterfront, uno dei porti naturali più belli d’Europa e rivalorizzarlo. Gli ultimi passi sono stati l’aggiudicazione allo studio Cicala Associati del concorso di idee per la riqualificazione del Foro Umberto I e in ultimo l’accordo tra Comune e Autorità del Sistema Portuale per la riqualificazione di via Crispi per risorse pari a 12,5 milioni di euro.
Cominciamo dal concorso internazionale di idee i cui risultati sono stati resi noti questa estate. Bandito nel 2024 guarda a quattro ambiti, il Molo Sud con la nautica da diporto e i club nautici, appunto il Foro Umberto I con il suo paesaggio urbano connesso al mare; Sant’Erasmo per una fruizione sportiva dell’acqua; e infine il Parco della Foce in cui la natura diventa una componente progettuale per il paesaggio costiero e fluviale. Il concorso di idee con un montepremi di 165mila euro ha visto prevalere la proposta di Cicala Associati.

Il progetto di riqualificazione del waterfront si legge nel sito dello studio “nasce dalla volontà di ricucire il legame storico tra la città e il suo mare, recuperando spazi pubblici oggi marginalizzati e restituendoli alla comunità. Un intervento urbano che, attraverso un approccio integrato e sostenibile, mira a trasformare il litorale in un luogo di incontro, scambio culturale e sviluppo sociale, riscoprendo l’identità marittima di Panormus come motore di rinascita urbana”.
A settembre, invece, è stato siglato l’accordo tra il Comune di Palermo e l’Autorità del Sistema Portuale che prevede risorse per 12,5 milioni di euro (finanziamento regionale) per la riqualificazione del lungomare Crispi che prevede una passerella, la sistemazione dell’asse viario e la rotatoria di Piazza della Pace. Nel dettaglio l’intervento prevede queste opere strategiche: la riduzione e risagomatura dello spartitraffico centrale lungo via Crispi, il rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi da via Cristoforo Colombo alla Capitaneria di porto, la realizzazione di una nuova rotatoria in prossimità di piazza della Pace, un nuovo varco portuale e una passerella pedonale di collegamento tra l’area portuale e la città, nei pressi di piazza Camilleri. Si tratta di opere che consentiranno di ottimizzare i flussi veicolari e pedonali, migliorare gli attraversamenti e rafforzare le connessioni tra il porto e la città, in coerenza con la futura rete del sistema tram che interesserà la stessa via Crispi. Fanno anche parte di una strategia per il decongestionamento del traffico nell’area limitrofa al porto commerciale (via Francesco Crispi e via dell’Arsenale) e di miglioramento della viabilità.

Il commissario straordinario dell’AdSP Annalisa Tardino commenta: “Immaginare il porto e la città come un unico organismo significa vedere tempi, azioni e spazi muoversi all’unisono. La crescente vicinanza tra le funzioni portuali e quelle urbane apre la strada a cambiamenti profondi, che richiedono nuovi strumenti, procedure e modi di progettare. Ripensare il legame porto-città significa agire su più livelli, trasformando strategie e progetti in ponti concreti tra infrastruttura e vita urbana. La chiave è una visione condivisa e coerente, che guidi ogni scelta verso un unico obiettivo: riportare il waterfront al cuore della città, rendendolo spazio vivo, accessibile e parte integrante della comunità. Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per il raccordo tra Palermo e il suo porto lungo un tratto strategico come quello della via Crispi, migliorando la mobilità, la vivibilità e il rapporto storico della città con il mare”.
Il commento del sindaco Roberto Lagalla: “La firma di questo accordo rappresenta un momento fondamentale per il futuro di Palermo e per il suo rapporto con il mare. Via Francesco Crispi, da sempre uno dei principali assi di accesso alla città per chi arriva dal porto, è la nostra vetrina, la porta d’ingresso per migliaia di cittadini, visitatori e turisti. Oggi, grazie a una sinergia virtuosa tra il Comune di Palermo, l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale e la Regione Siciliana, possiamo finalmente ridisegnare questo spazio strategico, restituendolo ai palermitani in una veste più moderna, sicura e accogliente.